L'AIA fischia contro il razzismo

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Lunedì 11 Maggio 2015, è andata in scena la prima partita in Italia condotta interamente da una terna camerunense, composta da Yannick Vincent Dongmo Pondjou e i suoi assistenti Zangue ed Arnaud. I tre ragazzi, appartenenti alla Sezione di Ferrara, hanno diretto la finale provinciale del campionato Giovanissimi tra Stella Alpina - Kaos. L’ideatore di questa iniziativa è Giampaolo Droghetti, presidente AIA Ferrara. Un’idea anti-razzismo per spiegare alle nuove generazioni che il gioco del calcio non ha colore.  Droghetti sottolinea: “Sono molto soddisfatto di aver lanciato un segnale forte contro il razzismo. I ragazzi se lo sono meritati e hanno dimostrato di avere le capacità per dirigere una partita importante. Bisogna favorire l’integrazione e dare importanza ai valori umani”. I tre ragazzi sono giunti in Italia per studiare e lavorare. Infatti, Dongmo e Zangue sono due medici, mentre Arnaud è un ingegnere. Questi ragazzi si sono ben integrati nel nostro Paese, ed accomunati dalla passione per il calcio hanno deciso di affrontare una nuova avventura nel mondo dell’arbitraggio e da due anni calcano i campi della provincia. Sperando di vedere in futuro altri esempi come questo di integrazione razziale, ci congratuliamo per la bellissima idea con Giampaolo Droghetti, ma soprattutto con la terna che si è comportata egregiamente sul campo lasciando spettatori e calciatori soddisfatti.

17 Novembre: Una serata da calcio a 5

c5-3La Sezione di Ferrara durante la Riunione Tecnica del 17 novembre, ha avuto il piacere di ospitare alcuni tra i migliori arbitri di Calcio a 5 nazionale. La riunione è stata infatti organizzata dal fischietto estense di Serie A2 di Calcio a 5, Nicola Zanna, che per rendere sempre più appassionante questa disciplina, ha coinvolto gli arbitri CAN 5: Andrea Sabatini di Bologna, Alessandro Maggiore di Bologna, Filippo Ragalà di Bologna, Riccardo Davì di Bologna e Stefano Mestieri di Finale Emilia, oltre che i componenti CRA Tito Stampacchia e Riccardo Arnò ed il Mentor Stefano Guicciardi. La riunione si è tenuta all’insegna del confronto tra la disciplina a 5 ed il calcio a 11, con l’obiettivo di formare arbitri completi, così come ha definito Riccardo Arnò, cioè che riescano a gestire situazioni che nel futsal risultano molto più concentrate e veloci. 

Ha aperto la discussione il Mentor Guicciardi, il quale ha spiegato come venga offerta nel calcio a 5 la possibilità di una crescita comune, soprattutto per gli arbitri che hanno la possibilità di confrontarsi con persone esperte e capaci. Naturalmente alla base di una solida carriera devono esserci la serietà, la voglia di fare e la passione, concetti ribaditi da Stampacchia. Scendendo poi nei dettagli tecnici, sono intervenuti Sabatini, Maggiore e Ragalà, arbitri che insieme vantano un palmarès completo delle più importanti gare di Serie A, tra cui una Semifinale di Coppa Italia diretta da Sabatini, un quarto di finale per lo Scudetto diretto da Maggiore ed addirittura una finale per lo Scudetto diretta da Ragalà. Dall’esperienza dei tre fischietti bolognesi è emerso come l’arbitro di calcio a 5 debba ottenere una credibilità assoluta per gestire ogni situazione complessa in velocità e con autorità tale da prevenire i casi più intensi di mass confrontation. Questa mentalità risulta assai allenante anche per arbitri di calcio a 11, infatti si evince come non ci sia una separazione netta tra le due discipline, anzi la famiglia arbitrale rimane unita, qualsiasi sia il ruolo ricoperto. 

Foto della Serata

Ritiro a Sportilia

Sportilia2014Dal 22 al 25 Agosto la Sezione di Ferrara, in collaborazione con le Sezioni di Ravenna e Faenza, ha organizzato il suo primo Ritiro Pre-campionato a Sportilia.

Tre giorni di allenamenti e lezioni tecniche che hanno sicuramente motivato i ragazzi ad affrontare al meglio la nuova stagione sportiva.

Nelle lezioni tecniche tenute dagli associati nazionali Fabbri, Merchiori, Valeriani e Pennacchio, si sono affrontati, anche grazie all’aiuto di video e slide, il fallo di mano, la circolare numero 1 e il briefing pre-gara.

Sono intervenuti anche il Presidente CRA Sergio Zuccolini, il Componente CRA Johannes Donati ed il Commissario della CAN BS Michele Conti, che hanno esortato i ragazzi a prepararsi al meglio alla nuova stagione.  

Non sono mancati i momenti di svago con i vari tornei serali tra le Sezioni, in cui i ragazzi hanno potuto divertirsi e socializzare.

Una bellissima esperienza da ripetere assolutamente nei prossimi anni.

Foto del ritiro

Cariolato a Ferrara: "Non mollare mai i propri obiettivi"

CariolatoCura dei particolari e professionalità sono stati i temi fondamentali toccati da Gianluca Cariolato, assistente internazionale ospite della Sezione di Ferrara per la lezione tecnica seguita dalla folta platea della sala “Luciano Manzoli”.
Introdotto dal padrone di casa Marco Barbirati, Gianluca ha potuto intrattenere un dialogo cordiale e proficuo, chiarendo le curiosità degli associati estensi sull’approcciarsi a gare importantissime come quelle affrontate dall’internazionale di Legnago.
Ecco quindi che “operare con professionalità” sul terreno di gioco e nella vita comune, si è rivelato per Cariolato come la chiave per la sua carriera insieme ad un cardine fondamentale nella vita di ogni componente dell’ A.I.A. cioè la Sezione. Proprio la Sezione infatti è l’unico luogo in cui poter condividere le proprie soddisfazioni ed in cui si possono superare le difficoltà riguardanti la direzione di gara, perché punto di incontro delle più variegate esperienze.
Infine la riunione si è conclusa tra gli applausi e le strette di mano e con un incitamento fondamentale per i più giovani: “Scegliete un obiettivo e non mollatelo mai!”
Dopo tanti anni, torna a visitare la Sezione di Ferrara un associato internazionale, cioè l’assistente Gianluca Cariolato della Sezione di Legnago.
Presentato dal padrone di casa Marco Barbirati, Gianluca ha intrattenuto gli associati estensi con una delle più grandi esperienze nel panorama arbitrale internazionale.
Dopo la breve esperienza da arbitro e spinto dal suo vecchio Presidente CRA Michele Buso, passa alla bandierina nel 1999, iniziando la sua importante carriera che ora lo vede calcare i campi della Champions League e delle Olimpiadi.
Un consiglio, ascoltare sempre gli arbitri e gli osservatori con più esperienza al fine di una sempre maggior crescita personale.
A seguito delle numerose domande, Gianluca ha cominciato a svelare alcuni dei segreti che lo hanno portato ai suoi grandi successi, primo fra tutti “operare con professionalità a qualsiasi livello” e soprattutto “avere cura di ogni particolare”.

Foto della serata

Andrea Gervasoni a Ferrara

GervasoniLa Sezione di Ferrara si conferma ospitale verso personalità di rilievo, come Andrea Gervasoni che ci ha fatto visita il 17 ottobre in occasione di una interessantissima RTO.
Alla vigilia della centesima partita in Serie A, Andrea ha potuto trasmettere in maniera chiara ed efficace soprattutto ai più giovani, la propria visione di gioco in una discussione tenuta in un clima quanto mai amichevole.
Ciò che emerso dalle varie considerazioni e dai filmati, è l’arbitrare in maniera semplice ed “istintiva” per non farsi condizionare da troppi pensieri che possono distogliere sia dall’istantanea di ogni azione di gioco sia dal divertimento proprio di dirigere una partita di calcio.
La riunione si è poi conclusa con diversi aneddoti sulla brillante carriera di Andrea, che sicuramente hanno fatto riflettere l’assemblea sezionale.

Pinzani di Empoli primo ospite della stagione

PinzaniMartedì 8 ottobre la Sezione di Ferrara ha aperto le porte al primo ospite della stagione 2013/2014, ossia Riccardo Pinzani, arbitro con 110 partite alla CAN B sulle gambe e 16 partite in Serie A.
Con il fare di un vecchio amico ha descritto l’entusiasmo con il quale affronta il campo ogni domenica, cercando subito di trasmettere ai più giovani dell’assemblea il suo approccio per guadagnarsi il “pass” per le categorie nazionali.
Al primo posto tra le sue regole ha posto la passione che deve sì rendere lo sport un divertimento ma che deve anche rendere l’arbitro consapevole della responsabilità che possiede nel corso dei novanta minuti; non meno sarà considerata l’ambizione pur rimanendo consapevoli dei propri mezzi, infine il sacrificio e lo studio a 360 gradi sul regolamento e sul modo di giocare il calcio, stanno alla base di un grande arbitro.
Insomma chi vuole diventare un grande arbitro ha sicuramente trovato gli spunti e gli stimoli giusti per affrontare il cammino.

Clicca qui per vedere le foto (Foto di R. Zagatti)